venerdì 22 luglio 2005
Più luce! Lo disse il grande Goethe, morendo. Quanta confusione! Leggera e innocente sul "Sole 24Ore" (17/7, p. 39), titolo sotto il logo "Trame e orditi": "Il pizzo, una specialità italiana". "Trame" di camorra e mafia? No. "Ricami e merletti dal '500 al '900". Meno innocente ("Corsera", 20/7) quella non chiarita di una lettera contro "l'imbroglio della norma del Concordato che ha assegnato alla Chiesa una valanga di denaro all'insaputa dei cittadini grazie al meccanismo che ripartisce tra le Chiese anche il denaro non assegnato dai cittadini al momento della dichiarazioni dei redditi, interpretando così anche le scelte non fatte"! Sergio Romano risponde, solenne come sempre, ricordando come il nuovo Concordato abbia sostituito alla vecchia "congrua" una quota delle imposte - 8 per mille - a scelta del contribuente, ma senza chiarire il punto centrale, cioè che in democrazia tutte le elezioni seguono la logica che fa arrabbiare il suo lettore. Alle politiche, p. es., col voto del 70% dei cittadini si assegnano tutti i seggi in Parlamento, e non solo il 70%. E allora? Allora certe rabbie paiono logiche, ma sono solo pregiudizi e confusioni. Vedi p. es. Sylos Labini, sempre "Corsera" (18/7), che a proposito della polemica sugli sprechi nelle amministrazioni locali invoca per l'Italia "un codice etico alla Zapatero". Dunque le "riforme" di Madrid su coppie gay e matrimoni assurgono a esempi di moralità amministrativa? Da ultimo Michele Serra ("Repubblica", 18/7, p. 1): scrive di sopravvivenza e morte, ma la butta in scherzo e quasi in scherno. C'è sotto sotto una sottile paura? Più luce!
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