martedì 14 maggio 2019
In coma in Albania dall'agosto 2018 è tornato in salute grazie a cinque mesi di cure intensive all'ospedale pediatrico Gaslini di Genova. Un dramma che ha avuto un lieto fine, quello vissuto da un 15enne albanese annegato nel lago Scutari. Ricoverato in un reparto di rianimazione, le condizioni di Musa sembravano irreversibili e il suo destino segnato. Ma i familiari non si sono dati per vinti e hanno organizzato una raccolta di fondi con l'emittente «News 24 Albania» per trasferirlo al Gaslini. «Oggi, nove mesi dopo l'incidente e cinque di ricovero – spiega il direttore generale dell'ospedale, Paolo Petralia – possiamo dimettere Musa e restituirlo a una vita normale: un successo ottenuto grazie alla perseveranza e alla sincronia dei diversi operatori del nostro Policlinico pediatrico dei reparti di Gastroenterologia, Riabilitazione, Chirurgia e Ortopedia». Il 15enne era arrivato all'ospedale in stato vegetativo, con grave disfagia, emiparesi e blocco delle articolazioni. Un caso difficile, ha spiegato Paolo Moretti, direttore di Medicina fisica e Riabilitazione del Gaslini. Felici i familiari del ragazzo, che dal giorno dell'incidente vivevano in uno stato di profonda angoscia. L'assessore alla Sanità ligure Sonia Viale ha ricordato che il 42 per cento dei giovani pazienti del Gaslini arriva da altre regioni e da oltre 74 Paesi del mondo.
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