venerdì 4 ottobre 2002
Le notizie si danno, ma talora vanno vagliate, e chiarite. Ieri titolo sul "Corsera" (p. 22): "Canterbury, l"arcivescovo non condanna l"adulterio e il sesso prematrimoniale". Poi poche righe ripetono la cosa, accanto ad una foto del neoprimate anglicano, Rowan Williams. La fonte? "Times online". Monsignore "non condanna""Approva? Applaude? Esorta a"? Dare una notizia, così, pare un po" strano. L"adulterio è oggetto di uno dei dieci Comandamenti, e Gesù di Nazareth ha detto sì, all"adultera, "io non ti condanno", ma sull"adulterio ha ricordato che un uomo che guarda con desiderio violento (epithumìa) una donna, trattandola come puro oggetto delle sue voglie, "commette adulterio". E non era un elogio. Certe notizie, date in cinque righe, senza chiarimenti, sono vere e proprie diffamazioni. In redazione qualcuno dovrebbe pensarsi. Macché! Tanto sempre preti sono, gli anglicani, e poi stanno lontani" Parlarne allegramente fa sempre bene. Soprattutto se se ne parla male. Ovvio: arriva dal Messico " e ieri "Il Manifesto" ci fa colazione intingendoci il biscotto di una pagina intera " un altro filmaccio antichiesa, che ha la pretesa esplicita " nero su bianco " di "denunciare le collusioni tra Chiesa e potere politico"! In Messico! Dove il potere politico è stato per un secolo tra i più anticlericali. Dove ai preti è stato proibito, fino ad oggi, di girare in talare. Dove una rivoluzione sanguinosissima, la prima dopo quella russa, ha fatto decine di migliaia di vittime tra preti e suore in nome di quel comunismo di cui "Il Manifesto" ancora si fregia. E loro saltano sulla notizia, proprio mentre sugli altri giornali si ricorda il grande Bartolomé de Las Casas, difensore degli indios"Irriducibili!
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