martedì 15 maggio 2018
Nel Bar Sport di provincia, dagli attacchi frontali della pay-tv, accesa a tutte le ore, ci si difende ancora con la dolcezza stantìa della Luisona - la mitica pasta di Benni - e poi con i racconti, le saghe sentimentali sul genius loci. Così, partendo da Sud, se entrate nel Bar Sport di Taranto vecchia vedrete brindare con birra Raffo e sentirete parlare della grande anima di Erasmo Iacovone con la stessa passione con cui Erasmo da Rotterdam descrive la follia. Al Bar Sport di Catanzaro tra una lacrima di caffè Borghetti e una tartina alla 'nduja si ricordano dei gol direttamente dalla bandierina del corner, a firma del piedino di fata (n. 37) Massimo Palanca. Da Cagliari a Leggiuno, l'insegna al neon si illumina appena nominate "Rombo di Tuono", Gigi Riva. A Oderzo non c'è Juve-Real che tenga, le partite memorabili al Bar Sport restano quelle in cui i due più irregolari degli anni '70, Vendrame e Zigoni scendevano in campo con la maglia dell'Opitergina regalando uno spettacolo unico e irripetibile a quelle latitudini. A Spello, fino a poco tempo fa, viveva un tipo eccentrico, Pierluigi Cianetti. Segni particolari: calzoni a zampa d'elefante, giacche e camicie dal colletto ultravintage, alla Sandro Ciotti, Cianetti appena lasciava il tavolo delle carte e salutava gli amici del Bar Sport, quelli lo accompagnavano sospirando: «A Pie', e pensare che quando andasti al Milan scrissero che eri più forte di Rivera».
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