giovedì 3 settembre 2020
Di lei si sa solo che si chiama Muja. E che da quando, molto tempo fa, è arrivata nella casa che le hanno assegnato a Belgrado, non si è mai mossa da lì. Probabilmente è nata in Germania, di certo ha girato mezzo mondo. Dai documenti che hanno trovato, pare che abbia 83 anni, ma ne dimostra qualcuno in più. Lei non sa dire: del resto quando ti rendi conto che hai più passato che futuro, misurare il tempo serve a poco. Però Muja ha una storia incredibile, quella non riesce a dimenticarla. Ha resistito ai bombardamenti della Seconda guerra mondiale che hanno distrutto il quartiere dove stava e ucciso quasi tutti, lasciandola sola. A Belgrado ha vissuto l'era socialista, poi la sanguinosa dissoluzione dello Stato federale jugoslavo, a partire dal 1990, e nel 1999 con altri bombardamenti. Nonna Muja «è in buona salute per la sua età», secondo i medici. Anche se nel 2012, la gamba destra le era andata in cancrena, e sono stati costretti ad amputargliela. Ora si muove poco, il cibo glielo portano a domicilio, e consuma i suoi pasti molto lentamente dopo aver perso quasi tutti i denti. «Credo che possa vivere comodamente altri 15 o 20 anni», dice il suo medico. Realizzerebbe un altro record, perché Muja è già diventata ufficialmente l'alligatore più vecchio al mondo presente in uno zoo. In questo pianeta di caimani, ce n'è almeno uno che merita di essere festeggiato.
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