venerdì 6 marzo 2015
Non è bello sentirsi associati agli hooligans del Feyenoord, che hanno messo a soqquadro Roma. Una nazione intera e i suoi colori, agli occhi del mondo, sono da giorni sotto accusa per gli atti di barbarie compiuti da qualche centinaio di persone. Ma c'è chi, in Olanda, non ci sta. E sta cercando di cancellare come può questa macchia indelebile, nel vero senso della parola, considerando che i danni alla Barcaccia potrebbero essere irreversibili. Così lunedì prossimo, a mezzogiorno, gli allievi del Celeanum Gymnasium della città olandese di Zwolle consegneranno simbolicamente al Comune di Roma il loro contributo per il restauro della fontana di piazza di Spagna. Gli studenti, con uno scatto di orgoglio, si sono autotassati per differenziarsi. E nella Capitale, con l'ambasciatore olandese, incontreranno sotto la scalinata di Trinità dei Monti l'assessore alla Scuola e allo Sport Paolo Masini, l'assessore alla Cultura Giovanna Marinelli e il sovrintendente ai Beni Culturali, Claudio Parisi Presicce, che illustrerà i danni al monumento. Con loro, alcuni rappresentanti dell'associazione "Salviamo La Barcaccia", che incorpora tutte le iniziative private olandesi sorte per promuovere la tutela della fontana di Bernini. Tra le tante, "Scusa Roma", che ha già raccolto 11.000 euro, mentre ad Amsterdam una serata di beneficenza, organizzata dall'associazione "Wij zijn Romeinen" ("Anche noi siamo romani") ha messo insieme 6.000 euro. Un modo per sentirsi vicini. Un modo per dire che generalizzare non è mai una cosa buona.
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