domenica 9 dicembre 2012
È vero (o almeno così scriveva La Repubblica del 29 novembre) che c'è chi celebra il «No papà day» e che il 20 per cento dei maschi, contro il 15 delle femmine, vanta di essere «childless» (senza figli) o, più precisamente «childfree» (ovvero libero dai figli) vantando il proprio «orgoglio dei maschi senza figli» (che tristezza!); e che il genere attuale di vita con tutte le sue brutte abitudini (smog, alcool, fumo, infiammazioni, farmaci) provoca (stesso giornale, giovedì 6) un forte calo nella produzione di gameti maschili. Ed infine è forse vero anche che «i papà "bamboccioni" creano bamboccioni», come afferma Il Giornale (giovedì 6), ma che, in materia procreativa, gli uomini debbano andare a scuola dai ragni, come Danilo Mainardi invita a fare sul Corriere della sera (lunedì 3), sembra un po' uno sproposito. Sul quotidiano milanese il noto e simpatico etologo descrive «quel che i ragni insegnano all'uomo» in materia di «altruismo biologico» e cioè la capacità di sacrificare la vita a favore della prole. Detta così la cosa appare affascinante, senonché l'altruismo araneico è tutt'altro che volontario e virtuoso. Per esempio, sono le femmine dei "Pardosa pseudoanulata" che hanno l'abitudine di divorarsi il maschio dopo l'accoppiamento, perché «questo cannibalismo» familiare «è funzionale alla crescita della prole», che con il nutrimento paterno sopravvive in numero maggiore. Forse per brevità, Mainardi non ha ricordato anche la Mantide religiosa, che si feconda mangiando la carne dello sposo. Invece in un'altra specie di ragni, la Amaurobius ferox, (nomen aranea…) è la femmina che, forse per rispetto alla parità dei diritti e dei doveri, si sacrifica. Sono infatti i ragnetti che – così carini – «cannibalizzano la madre». Però, a pensarci bene, a volte e almeno in modo figurativo, tutto ciò accade anche nel genere homo sapiens.LA MISTICA, CHE COS'È?C'è stata recentemente, sui giornali una specie di fiera del sesso. Il mese scorso Il Venerdì di Repubblica (23 novembre) aveva descritto l'uscita in Inghilterra di un libro esplicitamente di pornografia per adolescenti. Lo stesso magazine ha messo in copertina (30 novembre) una «assistente sessuale», che concede «sedute» ai disabili e chiede un onorario di 300 euro, ma nega di essere una prostituta. Vittorio Feltri, su Libero (giovedì 29), si è occupato con simpatia della letteratura erotica odierna e di tutti i tempi, mettendo sul medesimo piano e mescolando – come con pessimo gusto spesso fanno i "laici" – pornografia e testi sacri. In questo caso il Cantico dei cantici e un'estasi di Teresa d'Avila descritta nella autobiografia della santa. Il risultato è la dimostrazione di una mentalità che sembra non capire l'allegoria e ignorare la mistica: in questi due casi l'allegoria del matrimonio umano e la mistica dello sposalizio con Dio. Infine Luciana Littizzetto ha scritto un libro un po' sporcaccione su «quello che le donne pensano, ma non dicono, degli uomini» e un critico di La Stampa (martedì 20) ha definito la pubblicazione «un evento editoriale» e lei «una scrittrice vera». Addirittura… E meno male che, invece il Corriere della sera (mercoledì 28) ha dato rilievo alla rinuncia – finalmente! – del nuovo Calendario Pirelli al nudo femminile...
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: