mercoledì 31 dicembre 2003
Ancora sull'oppio dei popoli. Alla vigilia di Natale - lo abbiamo visto - "Liberazione" ha scritto che no, la religione non lo è, forse non lo è mai stata, e anzi può essere ricchezza culturale e umana. Mezza "conversione"? Qualcuno tra i suoi lettori è insorto. Sabato scorso due inviperiti. Il primo ce l'ha con l'Antico Testamento: è "violento, razzista, sessista, e oscurantista"! Il secondo, che è una seconda, è arrabbiata per il "regalo di Natale", evidentemente non gradito: "chi come noi - scrive - vuole cambiare il mondo, deve andare oltre" ogni religione. Oltre? Non dice dove, ma è una bella sfida, forse già vista e persa. Ma loro non lo sanno. Il colmo tuttavia è di ieri. Sempre "Liberazione", pagina "lettere", da Locorotondo (Ba), si ammonisce il Direttore, Alessandro Curzi: "Marx aveva ragione: la religione è consolatoria". Eccola, la verità vera: vogliono essere "sconsolati", questi moderni proletari, magari per imitare qualche simpatica soubrette Tv. Ci tengono sul serio: gli altri a far festa, e loro no! Sempre esagerati. Capita a chi dice di non credere a nulla, che esagera e finisce per credere a tutto. Una provetta? Senza allusione alla fecondazione, però: per indicare una cosetta. Sull'ultimo "Venerdì" di "Repubblica" (27/12), moderno monumento laico, 25 pagine di oroscopi accurati, segno per segno: "Signori, si cambia, finalmente: è scritto tutto nelle stelle"! Scrive "la Signora degli astri", e vedi tu, consola tutti: "niente paura"state sicuri"continuate così"" Chissà ora quante proteste arriveranno, a "Repubblica", dai lettori moderni e rivoluzionari che vogliono restare sconsolati" Per noi: Buon anno!
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