mercoledì 10 febbraio 2016
Più forte di tutto, la vita è tornata a battere nel cuore di un neonato cinese quando ormai tutti lo avevano già dato per morto. L'incredibile storia arriva dal distretto di Pan'an, nella provincia dello Zhejiang. È qui che un bimbo di poco più di un mese ha dato segni di vita poco prima di essere cremato e dopo aver trascorso un'intera notte in una cella frigorifera a meno dodici gradi centigradi. «È la prima volta che vedo un caso del genere, è davvero un miracolo», ha dichiarato il dottor Chen, medico dell'ospedale in cui il piccolo è nato.Dopo la sua nascita prematura, a inizio gennaio, il neonato aveva passato 23 giorni in incubatrice. Poi il padre Lu aveva deciso di portarlo a casa, giusto in tempo per l'inizio dell'anno della Scimmia. A quel punto, però, lo stato di salute del bambino si era immediatamente deteriorato, tanto da essere dichiarato morto giovedì scorso da un medico. Il giorno dopo i dipendenti di un'azienda di pompe funebri si apprestavano ormai ad effettuare la cremazione, quando il neonato ha cominciato all'improvviso ad emettere gemiti. Subito sono stati avvertiti il padre e i medici, che hanno ricoverato il piccolo in terapia intensiva.Prima di deporlo nella cella frigorifera, Lu aveva vestito il figlio con due strati di vestiti, oltre che con una coperta spessa: probabilmente questo gli ha salvato la vita, anche se i medici restano molto prudenti sulle possibilità di recupero del neonato. Una prudenza che non sminuisce l'ennesima dimostrazione della forza della vita.
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