sabato 26 aprile 2014
Nuovi Santi: più dritto che rovescio… Mercoledì "Europa" (pp. 1 e 14), "Fatto" (p. 9) e "Corsera" (pp. 21 e 22). Firmano Valli: «Concilio, il filo che lega Roncalli e Wojtyla»; Politi: «Perché Francesco ha scelto il Papa Buono e l'Atleta di Dio» e, infine, Michael Novak (spesso critico con la dottrina sociale detta "anticapitalista") qui concentrato su Roncalli: : «La vita speciale del Papa umile». Raccontano come vedono e interpretano persona e azioni dei due Papi. Valli preciso nel tratteggiare le linee dottrinali che avvicinano i due neosanti a Papa Francesco, Politi più attento alla devozione popolare e agli eventi dei due che anticipano l'oggi della Chiesa, e Novak che, pur con qualche imprecisione nella cronaca – p. es. manda Giovanni XXIII a Rebibbia, invece che a Regina Coeli – mette da parte le sue riserve e si concentra sulla santità personale del Papa che «ispirato dallo Spirito Santo» convocò il Concilio. Tutto dritto? Sì. A qualche rovescio giovedì su "Repubblica" ha pensato Vito Mancuso che, pur critico con quello che chiama «Il bisogno di Papi Santi», individua la chiave di tutto nell'Incarnazione di Cristo come «comunione ontologica tra il divino e l'umano». Ne riparliamo.
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