venerdì 21 novembre 2014
L'Aquila, la Giraffa, l'Istrice, la Lupa e la Pantera non sono chiusi in un bioparco, ma corrono per le strade di Siena: fanno parte infatti delle 17 contrade della città toscana che, per i prossimi due mesi, hanno deciso di aprire i loro musei anche ai non senesi. Il progetto prende il nome di «InContrada», un'iniziativa culturale unica nel suo genere in programma dal 6 dicembre al 25 gennaio per un totale di 17 appuntamenti, tanti quanti gli storici rioni di Siena. Per la prima volta e in modo sistematico le contrade aprono il cuore dei loro territori a visitatori esterni, per rendere un'idea più ampia dell'immenso patrimonio racchiuso anche nei vicoli più nascosti e non frequentati dai turisti. Un viaggio alla scoperta dei territori contradaioli per «mostrare – dice il sindaco Bruno Valentini – che il mondo delle contrade non è solo folclore, facendo conoscere ai turisti il senso di ciò che è questa città e ciò che le contrade rappresentano nel tessuto sociale». Nei musei aperti i visitatori potranno trovare meraviglie che testimoniano la storia centenaria delle contrade, immutate nelle forma attuale dal 1729, e ricevere notizie sulle opere d'arte presenti nei vicoli e nelle strade di cui spesso le contrade medesime sono committenti: dai tabernacoli legati alla devozione religiosa alle scultoree fontanine battesimali. Sarà anche possibile ammirare da vicino i drappelloni vinti nelle due corse annuali in Piazza del Campo realizzati da artisti famosi come Maccari, Guttuso, Montagnani, Adami, Botero, Mitoraj.
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