venerdì 6 dicembre 2013
«Quando comincia l'eternità»: ieri "L'Osservatore" così per il Papa all'udienza. Ma l'eternità può cominciare? Sempre ieri sul "Corsera" (p. 41) Paolo Conti raccontava la presentazione del dialogo di Francesco con il direttore di "Civiltà Cattolica" e riportava un giudizio di Giuseppe De Rita: «Per papa Bergoglio il primato è del tempo rispetto allo spazio». Noi, dunque, tra eternità e tempo. Così parrebbe che l'eternità non possa avere inizio. E invece già Tommaso d'Aquino diceva che l'orma di un piede eterno su una sabbia eterna, pur eterna anch'essa, era sì ab aeterno, ma effetto di una Causa, e quindi creata. E allora viene da pensare all'umanità di Gesù. Lui è il Verbo Eterno del Padre, e la sua umanità è eterna, ma anche creata, che come tale ha avuto origine nel tempo… Il Papa parlava della risurrezione di Cristo e nostra per dirci che siamo destinati all'eternità: realtà divina donataci per grazia. Creature, ma chiamati all'eterno ed eterni «per grazia». Già Teresa di Lisieux aveva affermato, scrivendo alla sorella: «Saremo come Dei»! E allora? Allora, Francesco dice che l'eternità – per grazia – comincia qui! Del resto è scritto: «già siamo Figli, ma ancora non si vede».
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