Nella Rete centrifuga un librone ci porta alle «res novae» torinesi
venerdì 6 febbraio 2015
Continua, sulla Rete che racconta la Chiesa, la recente fase centrifuga: negli ultimi giorni ci sono ben cinque poli d'interesse a spartirsi, in parti uguali, il 60% dei link. Oltre alle voci "Il nostro Papa quotidiano", "Mattarella, un cattolico" e "Islam, violenza e convivenza", registro un ritorno di fiamma di "Intersinodo", fortemente polarizzato tra quelli del «pane in pietra» e quelli della «pietra in pane» (chi non ricorda il discorso conclusivo di Francesco al Sinodo straordinario?). E una viva emozione per le imminenti beatificazioni, in America Latina, di quattro martiri: don Dordi, fra Tomaszek e fra Strzalkowski, uccisi in Perù nel 1991 dai terroristi di Sendero Luminoso, e monsignor Romero, ucciso in Salvador nel 1980 dagli "Squadroni della morte".Tra gli altri sentieri che ho incrociato, ne voglio percorrere uno che parte da un librone dedicato a Il settimanale diocesano, questo sconosciuto. Porta la firma di don Giorgio Zucchelli, direttore a Crema nonché ex presidente Fisc, che sintetizza in 500 pagine la sua libera visione e, riferisce Korazym ( http://tinyurl.com/mflkuph), a un certo punto descrive i settimanali diocesani di oggi «aggrediti da una parte dalla crisi economica, dall'altra dalla concorrenza del web».), a un certo punto descrive i settimanali diocesani di oggi «aggrediti da una parte dalla crisi economica, dall'altra dalla concorrenza del web».Per vocazione o per necessità, alcuni di loro col web stanno provando a coniugarsi o addirittura a convertirsi, anche generando res novae come "La voce del tempo" (http://tinyurl.com/mbkgq6h): un canale multimediale (lo spiega il "chi siamo") messo nelle esperte mani di Luca Rolandi, e che come affluenti vanta "Il nostro tempo" e "La voce del popolo", appunto gli storici settimanali diocesani di Torino. Ma se ci si guarda bene, la testata web dice di più, già nel nome, dell'apparente fusione delle due cartacee che la generano. Anche perché il «tempo» del 2015 segna per la Chiesa di Torino tre eventi massimi: l'ostensione della Sindone, il bicentenario di don Bosco e la visita del "piemontese" papa Bergoglio. Ne sentiremo la «voce»...): un canale multimediale (lo spiega il "chi siamo") messo nelle esperte mani di Luca Rolandi, e che come affluenti vanta "Il nostro tempo" e "La voce del popolo", appunto gli storici settimanali diocesani di Torino. Ma se ci si guarda bene, la testata web dice di più, già nel nome, dell'apparente fusione delle due cartacee che la generano. Anche perché il «tempo» del 2015 segna per la Chiesa di Torino tre eventi massimi: l'ostensione della Sindone, il bicentenario di don Bosco e la visita del "piemontese" papa Bergoglio. Ne sentiremo la «voce»...
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