venerdì 8 giugno 2018
L'Italia del pallone è in crisi? Sì certo, ma quella milionaria, che si sente "super-normale", «quella di tutti numeri dieci e poi sbagliamo i rigori», canta un nostalgico (specie di Roberto Baggio) Cesare Cremonini. Ma c'è ancora una Nazionale che fa riecheggiare il «siamo una squadra fortissimi» di Checco Zalone che portò benissimo all'Italia campione del mondo del 2006. Eppure, qualcuno non lo sa o non ricorda, ma siamo ancora sul tetto del mondo. C'è una squadra azzurra che è campione in carica per aver vinto i Mondiali nel 2017: è la Nazionale di calcio a 5 dei ragazzi affetti dalla sindrome di Down. Agli azzurri del nuovo ciclo di Roberto Mancini chiedo di riguardarsi (in Rete) i filmati della finale vinta contro il Portogallo (4-1). Fermate l'immagine mentre questi ragazzi cantano l'inno di Mameli. Non mollate un attimo lo sguardo dalla loro gioia sudata e spero vi commuova, come è capitato a me, nell'osservare l'abbraccio caldo dopo ogni gol. Imparate da loro a provare, come accadeva un tempo tra voi calciatori "super-normali", l'orgoglio di indossare quella maglia azzurra, come sanno fare questi campioni veri: Francesco Leocata, Marco Fasanella, Luca Magagna, Davide Vignando, Cristian Palaia, Simone Di Giovanni, Carmelo Messina, Marco Sfreddo, Matteo Simoni, Riccardo Piggio, Amedeo Alessi, Luca Casciotti. Grazie a loro, restiamo una squadra fortissimi.
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