sabato 24 dicembre 2016
Ma siamo sicuri che il Natale che stiamo per celebrare sia il vero Natale? Ci mettiamo la mano sul fuoco che non sia invece una vacanza in un mare tropicale, un triste film da ridere, uno scambio di regali inutili già ricevuti e già fatti, la maschera di un giorno per andare a servire alla tavola di poveri? Siamo sicuri che questo Natale non sia invece un carnevale, una celebrazione falsa? Se fosse davvero Natale dovremmo essere felici e disperati. Perché Dio è con noi, perché nasce in povertà, perché è indifeso, fragile e manca di tutto, perché ha bisogno di noi. Ma sapendo la sua fine, dovremmo vivere questa tragedia cercando di essere più buoni con l'Uomo più buono del mondo, desiderando con tutte le forze di cambiare vita, ora, subito, per dire con la nostra vita che volersi bene è possibile, perdonarsi è possibile, trovare il buono e il bello nell'altro che irrompe nella mia esistenza è possibile, perché ogni cosa che accade è una ricchezza possibile. Se avessimo un po', solo un po' di sale in zucca, invece di celebrare una squallida parodia, faremmo a gara per nascere di nuovo e finalmente vivere il nostro autentico Natale.
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