martedì 2 aprile 2019
Hanno trasformato il loro lutto in un impegno al servizio della collettività. Ernesto Albanese, dopo aver visto morire nel 2005 il padre in una tragica rapina, ha fondato l'associazione "L'altra Napoli". Roberto Velardi ha ideato l'associazione che porta il nome del figlio Carlo che, nel 2011, perse la vita in un incidente cadendo in un dirupo del Cilento. Con le rispettive associazioni, Albanese e Velardi hanno formato un sodalizio per dar vita a Napoli – nel quartiere di Forcella, dove alta è la dispersione scolastica e la guerra di camorra non conosce tregua – ad alcune iniziative contro «il degrado educativo» dei minori. Il primo progetto in cantiere è quello della "Casa di Vetro", che si concretizzerà negli spazi di un immobile abbandonato da oltre vent'anni e nel quale verrà aperta una scuola di musica e saranno organizzate attività ricreative e di studio per i tutti i ragazzi del posto (e anche per i loro genitori). Inoltre, con "La Casa di Vetro", Albanese e Velardi, stanno già pensando di fondare una cooperativa di giovani che promuova corsi di restauro nella Chiesa di Sant'Agrippino e possa in futuro gestire anche i siti culturali del posto, come, per esempio, l'area archeologica di Carminiello ai Mannesi.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI