venerdì 27 novembre 2015
C'è la sede dell'Unità operativa Tutela patrimonio della polizia municipale di Napoli nella palazzina che fu del boss di camorra Paolo Di Lauro, più noto come "Ciruzzo il milionario", dove viveva con la sua famiglia. Una lussuosa palazzina di tre piani oltre l'attico, collegati da una scala interna, edificata su un ampio terreno. Si trova in Cupa dell'Arco, nel quartiere Secondigliano, a poca distanza da Scampìa, che per decenni è stato il regno dei Di Lauro, da dove il boss gestiva l'affare miliardario del traffico internazionale di stupefacenti, accoglieva guaglioni e affiliati, ordinava omicidi, tramava vendette, ordiva alleanze. La valutazione del bene, trasferito dall'Agenzia Nazionale al patrimonio indisponibile del Comune di Napoli, è di oltre 300mila euro. Ma il valore simbolico è più alto di quello espresso in denaro: è la conferma della presenza dello Stato in un luogo dove la camorra assicurava protezione ed anche lavoro, illegale, e assistenza. Soprattutto è un altro importante tassello per chiudere con quella stagione di sangue passata alla storia come faida di Scampia, quando i gruppi scissionisti si ribellarono a Paolo Di Lauro, che proprio da Cupa dell'Arco gestiva il business miliardario del traffico internazionale di droga. Esplosa nel 2004, la faida durò fino al 2005 e fece oltre 60 morti.Dai loro nuovi uffici gli agenti della polizia municipale si occuperanno di patrimonio, abusi edilizi, ma anche di verificare il pagamento dei canoni di locazione degli immobili Iacp. Legalità è ripristinata.
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