martedì 30 novembre 2010
Sabato ("Manifesto", p. 7) due colonne esaltano il no a ospitare in Tv anche la voce di gravissimi disabili e loro famiglie che scelgono di vivere, ma concludono: la partita non è chiusa, perché c'è «il Vaticano che ad andare da Fazio e Saviano non intende rinunciare». Un morbo: vedono "il Vaticano" ovunque! Condivide "Il Giornale" che, stesso tema (p. 42), segnala «pressioni del Vaticano». Arriveranno mai a capire che i cittadini cattolici pensano e agiscono in proprio? Urge clinica psichiatrica: bipartisan. Ma il morbo si rivela anche in perle di ostilità infiammata. "Il Venerdì" (19/11, p. 139: "La bella morte degli antichi") racconta «il vario catalogo» del morire umano, «dalla morte apparente (Gesù) a quelle perfette» come quella di Platone, concludendo poi in modo volgarissimo (omissis, ndr!). Che stile! Più avanti (p. 142: "La vita autentica? È dentro noi stessi") ecco il "teologo" che di solito rifiuta secco ogni "magistero" della Chiesa: spiega il senso di «autentico da autos, se stesso», nega criteri universali di ciò che è giusto o ingiusto, afferma che «è la coscienza del singolo a pronunciare la sentenza» vera e conclude che «oggi dal magistero scientifico non si può prescindere». Giri pagina e trovi la storia di Marc Fallada, eroe che resisté al nazismo, allora esaltato dalla coscienza di tanti singoli, e che vantava una sua scienza «maestra imprescindibile». Bastano solo «coscienza di singoli» e «magistero scientifico»? L'ultima perla a p. 123, "Il potere della geometria": con peana ammirato per il «nuovo libro di un grande scienziato». Lo firma, però, l'Autore "stesso" del libro. Proprio "autos": ma davvero molto chic!
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