Monaco e teologo, «difese» sant'Agostino
giovedì 25 giugno 2015
Troppe volte la dottrina cristiana è stata fraintesa, anche fra coloro che ne volevano essere i custodi. Ancora oggi è difficile far capire il richiamo al bene che la Chiesa continua a offrire e ancora oggi c'è bisogno di maestri come san Prospero d'Aquitania. Letterato e teologo, originario di Limoges, dove nacque verso la fine del IV secolo, dal 426 visse come monaco, senza diventare sacerdote però, nei monasteri di Marsiglia e della sua regione. Di fronte al diffondersi del pelagianesimo, che metteva in dubbio la necessità della grazia di Dio per raggiungere la salvezza, Prospero si adoperò per difendere l'ortodossia. In particolare lavorò per far comprendere ai suoi confratelli monaci la dottrina di sant'Agostino, non sempre ben recepita. Dal 440 fu a Roma, continuando il suo lavoro di teologo e letterato. La data della morte non è certa ma si colloca dopo il 455.Altri santi. San Massimo di Torino, vescovo (IV-V sec.); san Salomone, re (IX sec.).Letture. Gen 16,1-12.15-16; Sal 105; Mt 7,21-29.Ambrosiano. Dt 18, 9-22b; Sal 32; Lc 18, 9-22b.
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