martedì 27 agosto 2019
Nella Valle del Cañete, in Perù, l'elevato indice di analfabetismo femminile e la mancanza di strutture sanitarie rendono quasi impossibile persino la cura delle patologie più comuni, e ovviamente lo screening necessario per la prevenzione. Ma grazie a un gruppo di 31 volontarie dell'Università Campus bio-medico di Roma, oltre a 9 studentesse di diversi licei della Capitale – in viaggio verso la regione a sud di Lima –, moltissime donne avranno la possibilità di sottoporsi a controlli e ottenere diagnosi e cure. Le visite mediche e le consulenze di nutrizione clinica saranno effettuate in collaborazione con la Caritas locale e Condoray (Centro di formazione professionale per la donna). I dati dei pazienti saranno poi inviati ai medici del Policlinico universitario Campus bio-medico di Roma, per una consulenza a distanza. «Condurremo visite di medicina generale, dermatologia, chirurgia – spiega Rossana Alloni, responsabile del workcamp – e porteremo avanti programmi di screening e di diagnosi precoce del diabete, dell'obesità e di altre patologie croniche». Le donne peruviane saranno poi coinvolte in programmi di formazione di altri abitanti dei villaggi della Valle. L'anno scorso per le visite di controllo si sono rivolte alle volontarie più di 800 persone.
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