venerdì 23 aprile 2010
Capita anche questa: d'accordo con Augias ("Repubblica", p. 32) che pubblica una lettera sulla vergognosa vicenda di Paderno (Ud), «dove una bimba di pochi giorni, musulmana, è stata sepolta nel cimitero comunale», ma Lega e Pdl «raccogliendo 1.700 firme» e organizzando «una fiaccolata» chiedono di «dissotterare la neonata» perché «la sepoltura della piccola sarebbe irrispettosa dei sentimenti più intimi della maggioranza della popolazione». Follia pura, seguita ed aggravata nel commento del «capogruppo Pdl» ad Udine, favorevole alla protesta: «Dal punto di vista cristiano ci sconvolge questo modo di iniziare un'epoca all'insegna dell'integrazione». La bimba era morta «all'ospedale Santa Maria della misericordia», e Augias giudica vergognosa l'evocazione del «punto di vista cristiano», qui «gettato via come spazzatura». Ha ragione: protesta e commento negano non solo la «misericordia» divina, ma anche ogni senso di umanità. Ed ha ragione il lettore che alla fine scrive: «C'è da essere terrorizzati nel vedere in quale abisso di barbarie ci trascinano le nuove ideologie dopo la morte delle ideologie». Malpelo d'accordo, con un solo distinguo. Non pare purtroppo che le vecchie ideologie siano tutte morte: persiste e fa danni, spesso anche in pagina su "Repubblica" (e a firma di Augias & Co.), un fantasma ideologico che crede di mimetizzarsi all'ombra di un duro e spesso feroce pregiudizio antireligioso e anticristiano e che così facendo, invece, di più risalta e colpisce. E sferraglia in modo insopportabile quel fantasma se e quando ai valori cristiani di umanità i suoi reggilenzuolo rendono omaggio per puro spirito polemico.
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