giovedì 14 maggio 2020
Il bisogno aguzza l'ingegno, le buone idee aiutano e il cuore fa il resto. Lo conferma il progetto dell'associazione PartecipAzione di Cosenza che ha trasformato i migranti minori non accompagnati in divulgatori scientifici. Prima li ha aiutati a prendere coscienza delle buone pratiche anticontagio fornendo informazioni in varie lingue, e poi li ha invitati a diventare a loro volta testimonial delle regole da seguire per limitare la diffusione del Coronavirus.
«Non abbiamo lasciato da soli i ragazzi nella delicata fase 1 della pandemia e continueremo a far sentire la nostra vicinanza nella fase 2», sottolinea la presidenza della realtà sociale, Vittoria Paradiso, che assieme a Davila Scarpelli e Gianpaolo Rosa hanno portato avanti il progetto "L'arte di Conoscersi in Cantiere" finanziato dal Ministero dell'Interno, con risorse del fondo Asilo Migrazione e Integrazione Fami, realizzato in partnership col comune di Mendicino e l'associazione PortaCenere. La lunga quarantena, seppur vissuta in gruppo nei centri di accoglienza, avrebbe potuto compromettere i risultati conseguiti nei laboratori di pittura, teatro e musica. Ecco perché PartecipAzione ha coinvolto i ragazzi in attività anche con le tecnologie digitali. Tra i frutti, il video in cui i minori, ciascuno nella propria lingua madre, spiegano come difendersi dal nemico senza volto.
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