sabato 23 gennaio 2016
Il bellissimo calendario storico dell'Arma dei carabinieri propone al lettore, con eleganza di stile e con puntualità artistica, alcuni capolavori di rappresentanti della pittura italiana ed europea che hanno preceduto, accompagnato e seguito il periodo delle grandi tragedie delle due guerre mondiali. Il tutto seguendo un percorso immaginario lungo gli oltre duecento anni di storia dell'Arma, affiancando la figura caratteristica di un carabiniere alle varie composizioni artistiche con grazia pittorica e fantasia. Il mese di gennaio parte da un quadro di Giovanni Boldrini, dove alla bellezza della giovane donna con il suo bambino, opera dell'artista, viene accompagnata la figura di un carabiniere dall'atteggiamento elegante e fiero di marito e padre. Amedeo Modigliani, con le sue figure sottili e allungate quasi ad interpretare la sua vita difficile e breve, è presente a indicare il mese di febbraio con una interessante trasposizione del carabiniere che prende il posto del suo mecenate commerciante. Marzo – mese considerato un po' pazzo per le variazioni del tempo – è rappresentato dalla figura nota di Toulouse-Lautrec con la sciarpa rossa, qui portata dal carabiniere in una composizione dove la ballerina di can-can ha sullo sfondo non Parigi, ma la Mole Antonelliana in quel Piemonte che aveva visto nascere l'Arma. Ma ecco Vincent Van Gogh con il postino Roulein, ritratto dall'autore infinite volte, che ora siede nell'uniforme che rappresenta lo Stato per infondere serietà e sicurezza. Per il mese di maggio è stato scelto Henri Rousseau «il Doganiere» che pone l'esponente dell'Arma in una trasognata visione della natura in fiore. Mentre giugno, con le prime giornate di sole, accompagna le signore di Georges Seurat lungo la Senna, dove il calendario aggiunge due carabinieri che camminano secondo la consegna. La parte centrale della rivista offre una splendida visione dei «papaveri» di Claude Monet; anche qui l'Arma è rappresentata da due figure in divisa che sembrano camminare a lato del quadro senza disturbare la serenità dell'ambiente. Di altra atmosfera sono le figure poste a rappresentare i mesi di luglio e agosto, quasi il calore dell'estate avesse suggerito la presenza imponente di De Chirico su un nobile destriero o il carabiniere di Salvador Dalí che sembra volare sull'immenso cavallo in un'interpretazione intelligente delle «tentazioni di Sant'Antonio». La modernità dei primi anni del '900 suggerisce per i mesi di settembre e ottobre uno sguardo moderno della città con la pittura di Boccioni, di Balla e di Mario Guido Dal Monte con le sue «motociclette», date poi in dotazione ai carabinieri. Dicembre infine ci porta all'ermetismo di Carrà e al surrealismo sognante di René Magritte, che chiude il calendario con una pattuglia di carabinieri che procede serena verso il futuro nell'adempimento del proprio dovere per la sicurezza della nostra vita.
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