martedì 8 luglio 2014
Ieri fiume in pagina: quasi 90 articoli di strane meraviglie. Due titoli, per esempio: «La rivolta dei mafiosi contro il Papa» (Il Giornale, p. 15) e «I clan hanno indicato il Papa come nemico» (Il Fatto0, p. 2). Sì, in Calabria ancora un (presunto) «inchino al boss» e comunque qualche applauso indecente, ma davvero sorprende che i mafiosi non siano disposti ad obbedire al Papa? Nella mente di tanti, che si dicono "laici", quelli che da sempre disobbediscono a Dio e non rifiutano di uccidere un bimbo e persino di scioglierlo nell'acido, avrebbero dovuto spaventarsi per la parola di Francesco? Parola forte, certo, ma forti anche le parole di Giovanni Paolo II ad Agrigento! Sicuramente Francesco e i vescovi italiani non sono sorpresi. I Papi, come anche i vescovi, conoscono benissimo la forza della Parola che portano e i loro limiti: «Servi inutili», ha detto l'unico Maestro. Il Papa non è onnipotente, per fortuna! Papa Giovanni quella sera della "Luna" lo disse felice: «La mia persona conta niente!». E Benedetto un anno e mezzo fa lo ha ribadito con il gesto della "rinuncia". «Un gesto da Saggio e da Santo», lo definì subito "Don" Loris Capovilla. Un tempo spettatore, oggi vero testimone...
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