giovedì 9 agosto 2018
Cadute di stile e sostanza, contemporanee ma diverse. Su “Il Dubbio” (7/8, p. 10) sommario disinvolto: «L'architetto del Concilio... A 40 anni dalla morte di Paolo VI, il grande Papa che inveì contro Dio e si inginocchiò a pregare le Brigate Rosse». Ampio ricordo di Giuseppe Sangiorgi su cose di Giovanni Battista Montini in anni lontani, bello e utile per i lettori di oggi. Due note, però. 1: quel redazionale «inveì contro Dio» è un malinteso evidente. Nessuna “invettiva”, salvo per chi, dilettante in materia, arrivi a pensare che sulla Croce quel «Dio mio perché mi hai abbandonato?» sia rimprovero al Padre, e invece è l'inizio del Salmo 22, che in sostanza esprime il pieno “abbandono nelle mani” del Signore, come conclude il Salmo stesso: e sono le ultime parole del Crocifisso. 2: Gonella, amico di Montini, autore negli anni del fascismo dei celebri “Acta Diurna” de “L'Osservatore”, in pratica unico spazio di libertà nella stampa del tempo si chiamava Guido, e non Luigi. Veniale! Mortale invece, e senza alcuna giustificazione su “Italia Oggi” (7/8, p. 7) Serena Gana Cavallo che si indigna: «Francesco va in onda a reti unificate (...) Quando vuole e non solo come il messaggio di fine anno del Quirinale». La collega se la prende con l'Angelus della domenica come fosse a reti unificate, mentre è noto a tutti – ovviamente salvo a lei – che a parte Tv 2000, emittente cattolica italiana, va su Raiuno. La collega, nel caso “indignata speciale”, vede nella cosa «un paese che sembra improvvisamente reimmergersi nei bei tempi della Dc trionfante e governativa», e offre un bignamino tutto suo tra «religione di Stato», «Statuto Albertino» e «Patti lateranensi», evocando problemi attuali e concludendo con un beffardo «La Pace sia con noi» scrive che... «ben altro servirebbe»! Cosa? Speriamo che ce lo risparmi...
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