martedì 17 febbraio 2015
"Sole24Ore" (15/2, p. 1) 3 lanci del "Domenicale": S. Luzzatto, «Il sogno Bruno dell'Italia laica a Campo de' Fiori», G. Ravasi, «Breviario» e «Memorandum» del direttore R. Napoletano. Molti richiami a Giordano Bruno vittima di crudeltà ecclesiastica: Luzzatto (p. 21) sulla storia del monumento a Roma dal 1889, poi (p. 32) M. Firpo su nuove edizioni degli scritti e G. Dell'Arti dal libro "Giordano Bruno davanti all'Inquisizione" sulle traversie giudiziarie, abiure accordate e poi sdegnosamente revocate. Bruno giustamente ricordato vittima di oscurantismo clericale, ma nessuno afferma la validità della sua filosofia e teologia con concessioni all'astrologia tra scienza, superstizioni e stranezze varie: martire, lui, del libero pensiero, qualunque sia stato il suo. Con tutto il rispetto una domanda: se non fosse stato martire dell'Inquisizione cosa, di credibile e notevole, resterebbe di lui? Bella domanda… Segue sorpresa: a p. 26 «Carmelitane vittime attuali». Carla Moretti sul dramma musicale di Francis Poulenc per «la storia delle sedici suore del Carmelo giustiziate nella Parigi del Terrore a luglio 1794». Vittime anch'esse, e proprio degli antenati "doc" di tanti che oggi onorano giustamente il martire Giordano Bruno. Servirà a far capire che bene e male, libertà e oscurantismo sono pericoli per tutti, oggi e sempre? E ancora lì (p. 28) G. Ravasi sull'incontro tra fede e cultura nei secoli, ma soprattutto il direttore (p. 1) col racconto dell'ammonimento ultimo del collega «fratello maggiore che non c'è più», Paolo Giuntella: «Ricordati, la morte non ha l'ultima parola». ConobbiPaolo a casa sua in via Ferrari: aveva 6 anni… Ecco: l'ultima parola non è della morte! Speranza per tutti, anche vittime della crudeltà umana: inquisizioni sante e ghigliottine laiche varie.
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