giovedì 31 luglio 2014
Ieri (Corsera, p. 4) foto del marzo 1984 – «Berlinguer Alessandro Natta e Franco Tatò». In realtà, era Antonio Tatò, storico segretario di Berlinguer dal 1972 al 1984. In memoria ha prevalso il rimando più fresco al notissimo uomo di industria. Ma talora il difetto di memoria è meno innocente. Sempre ieri su Repubblica, "L'amaca" di Michele Serra – «Santi e madonne» – tratta di religione, si fa eco della notizia dell'«inchino al boss» a Palermo e pare offrire questo quadro di ogni religione, e in particolare di quella cristiana e cattolica. Vero che «Gesù cacciò… i mercanti dal tempio», ma poi – «preti, rabbini, imam li hanno sempre fatti rientrare… purché versassero il loro obolo» e «alle funzioni e riti di ogni epoca e latitudine hanno certamente assistito notevoli mascalzoni». Conclusione: «una religione vassalla della gerarchia sociale, serva dei forti, è solo un'inutile mascherata al servizio dei prepotenti e nemica della libertà». Tutto falso? No! Memoria corta falsata dalla fissa di "oppio per i popoli". Ogni giornale, anche questo, è "effimero" – dura cioè un solo giorno – ma è serio ricordare 2.000 (duemila!) anni di cristianesimo «solo» come «inutile mascherata... nemica della libertà»?
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