mercoledì 13 agosto 2008
Memoria e radici. Spesso in pagina quella giù e queste su, anche dove non le aspetti. In redazione la memoria serve sempre. Sul "Corsera" (9/8) l'intera p. 14 ricorda Antonio Gava anche con cinque foto d'archivio, e quella di centro ha 5 personaggi indicati così: "Con Gava, Scotti, Piccoli, Fanfani e Andreotti". Cerchi Fanfani, e trovi"Forlani. Vero che il primo era piccolo, ma non c'è proprio. Qualche smemoratezza veniale è geografica. Sulla "Stampa"(11/8, p. 18) in una corrispondenza dalla Romania trovi la critica al «fondale un po' carente del Mar Morto (sic!)» che in realtà è mille miglia lontano. È poi il turno delle radici dimenticate che tornano a galla. Sull'"Unità" (11/8, p. 23: "Confronto meglio del dialogo") Franco Monaco bacchetta Amato, Bassanini e altri sul modo di rapportarsi alla maggioranza, e perciò rivendica la rappresentanza delle «generazione del Concilio» ricordando Paolo VI e la sua enciclica sul "dialogo", che però nel caso non serve: troppo buonista. Ci vuole «il confronto», più chiaro e fermo: offre «il nostro contributo, ma non la nostra complicità». A proposito di Paolo VI, la prima di "Liberazione" (9/8) lo boccia secca: un «papa pauroso»! Certe disinvolture fanno davvero paura. Per le radici che, a proposito o no, tornano su, trovi che " sempre "Liberazione"(10/8) " Ferrero rivendica don Milani, che sul "Corsera (9/8, p. 43) "Le idee del Sabato" si rifanno tutte alla religione e che sull'"Unità" (11/8, p. 23) Luigi Cancrini, di solito arcigno con Chiesa e preti, chiude il suo pezzo con citazione evangelica: «Perdonali perché non sanno quello che fanno». E i lettori?
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