Medici, «cumulo» a piene dosi
martedì 13 gennaio 2009
Si potrà sapere solo fra qualche tempo quanto il libero cumulo tra pensioni e altri redditi sarà servito a far emergere fasce di lavoro sommerso e ad accrescere le entrate contributive dell'Inps e dell'Inpdap. L'abolizione del divieto di cumulo in vigore fino al mese scorso è avvertito con sollievo dai pensionati di anzianità, liberi di poter gestire il dopo pensione senza limitazioni vessatorie.
Fatte salve le pensioni di invalidità e le pensioni ai superstiti, per le quali prosegue immutata la relativa disciplina, le circolari sulla materia dei due grandi enti previdenziali, Inps n.108/2008 e Inpdap n. 45/2008, circoscrivono la novità alle pensioni di anzianità e ad altri pensionamenti anticipati liquidati nell'assicurazione generale obbligatoria e nelle gestioni «sostitutive ed esclusive». I regimi previdenziali diversi da questi, in pratica le Casse dei liberi professionisti, non sono interessati dalla legge ad applicare l'abolizione del divieto di cumulo. Nella rispettiva autonomia, le singole Casse sono libere però di adeguarsi alla disciplina comune, rispettando le specificità professionali. Per la cassa forense, ad esempio, il tabù del divieto resterà ancora immutato e forse per molto tempo.
Nel panorama delle professioni, spicca l'originalità dell'Enpam, la cassa di previdenza dei medici e degli odontoiatri, che gestisce quattro diversi fondi (medicina generale, specialisti ambulatoriali, specialisti esterni, libera professione). L'Enpam ha da tempo riconosciuto ai suoi iscritti la facoltà di cumulo, così che il medico in pensione può continuare a lavorare senza subire tagli al trattamento di anzianità o di vecchiaia. È anche vero che per le caratteristiche del mestiere e per l'etica professionale, il medico è portato a svolgere il suo lavoro fin quando l'età lo consente. L'Enpam registra quindi pochi pensionamenti anticipati, rispetto alla quasi totalità dei normali trattamenti di vecchiaia. Il medico pensionato ha poi diritto ad una pensione complementare, con la facoltà di versare il 2% dei compensi percepiti (ma il 12,50% per chi ha meno di 65 anni).
Enpam, Inps, Inpdap. I vantaggi riconosciuti dall'Enpam si accrescono ora per i medici ospedalieri titolari di pensione Inpdap e per i medici titolari di una pensione Inps. Anche per queste pensioni, con decorrenza anteriore al 2009, è riconosciuto il libero cumulo. Per evitare ogni spiacevole disguido, l'Inpdap invita però tutti i medici interessati a comunicare se svolgono o no attività retribuite insieme alla pensione.
Medici specialisti. Dietro front dell'Inps dopo le accese proteste dei medici specializzandi sui pesanti contributi richiesti dall'Istituto. L'Inps ha disposto che i medici, già iscritti all'Enpam, che frequentano le scuole di specializzazione sono soggetti solo a contributi ridotti (10% nel 2006, 16% nel 2007, 17% nel 2008). Annullata quindi la prossima scadenza del 16 gennaio per integrare i versamenti del passato.
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