Il coraggio di opporsi alla cultura dominante e di mandare in frantumi le mire dei potenti
giovedì 30 gennaio 2020
I martiri dei primi secoli oggi mantengono intatto il fascino di una testimonianza che va controcorrente, con la loro capacità di dire no alle mode del tempo e ai poteri forti. Viene da chiedersi se noi oggi sapremmo fare altrettanto se fossimo "messi alle strette" da una cultura dominante che volesse esplicitamente ridurre al silenzio il Vangelo. La forza dell'immagine delle statue degli dei pagani che vanno in pezzi all'apparire di santa Martina, martire del III secolo, ben ci ricorda che l'annuncio del Risorto ha un effetto dirompente sul mondo, ma richiede coraggio. Lo stesso che ebbe Martina, che secondo la tradizione era una diaconessa, figlia di nobili, arrestata e portata davanti al tribunale dell'imperatore Alessandro Severo. Alla richiesta di sacrificare al dio Apollo Martina oppose un netto rifiuto e le statue delle divinità romane andarono in frantumi. Venne quindi portata al X miglio della via Ostiense per essere decapitata.
Altri santi. Sant'Armentario di Pavia, vescovo (VIII sec.); beato Sebastiano Valfrè, sacerdote (1629-1710).
Letture. 2Sam 7,18-19.24-29; Sal 131; Mc 4,21-25.
Ambrosiano. Sir 44,1;49,8-10; Sal 104 (105); Mc 5,1-20.
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