Su strade "imperfette" alla ricerca dell'amore Lo trovò accanto ai malati e ai sofferenti
sabato 22 febbraio 2020
A tutti capita di percepire la sensazione di vivere una "vita imperfetta", di non riuscire a fare mai la cosa giusta. In quei frangenti testimonianze come quella di santa Margherita da Cortona sono preziose perché ci fanno scoprire il volto di un Dio che viene a cercarci dentro ai nostri errori. Margherita era nata a Laviano (Perugia) nel 1247 e a 18 anni fuggì di casa per andare a convivere con un giovane nobile dal quale ebbe un figlio. Nove anni dopo l'uomo fu assassinato e Margherita si ritrovò sola: trovò accoglienza a Cortona e rimase affascinata dal carisma francescano. Decise quindi di dedicarsi all'educazione del figlio, all'assistenza delle partorienti e alla cura dei malati. Nel 1278, aiutata da famiglie facoltose, fondò l'ospedale della Misericordia e, dopo un periodo da contemplativa, decise di presentarsi a Laviano per chiedere perdono per i propri errori giovanili. Nel 1288 si stabilì in una cella a Cortona. Morì nel 1297.
Altri santi. San Papia di Gerapoli, vescovo (II sec.); san Massimiano di Ravenna, vescovo (498-556).
Letture. Cattedra di San Pietro. 1Pt 5,1-4; Sal 22; Mt 16,13-19.
Ambrosiano. Es 25,1;27,1-8; Sal 95 (96); Eb 13,8-16; Mc 8,34-38.
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