Martiri nel buio della selva, «illuminarono» il carnefice
domenica 2 giugno 2019
Dobbiamo augurarci che il mondo, guardando ai cristiani, li riconosca per la loro testimonianza e li ammiri per come affrontano la vita. Perché "non si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa". Così la luce dei santi martiri Marcellino e Pietro abbagliò lo stesso loro carnefice, che in realtà li aveva portati su ordine del giudice in un bosco proprio per "mettere a tacere" la loro testimonianza. Grazie a una matrona, però, i corpi dei due santi uccisi a Roma durante la persecuzione di Diocleziano, forse nel 304, ebbero una degna sepoltura sulla Via Labicana. La storia del sacerdote e dell'esorcista uccisi nella selva venne tramandata grazie all'esecutore della sentenza, che l'aveva raccontata al futuro papa Damaso.
Altri santi. Sant'Erasmo di Formia, vescovo (III-IV sec.); san Guido d'Acqui, vescovo (1004-1070).
Letture. Ascensione del Signore. At 1,1-11; Sal 46; Eb 9,24-28;10,19-23; Lc 24,46-53.
Ambrosiano. At 7,48-57; Sal 26; Ef 1,17-23; Gv 17,1b.20-26.
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