La radice della santità che dà frutto in famiglia
venerdì 17 luglio 2020
È il calore delle relazioni familiari la migliore radice da cui fiorisce il seme della santità, perché è prima di tutto tra le mura domestiche che si ripete costantemente la meraviglia della vita che nasce, facendoci toccare la bellezza dell'Infinito. E fu proprio anche grazie a santa Marcellina se i suoi due fratelli, Ambrogio e Satiro, divennero segno della presenza di Dio tra gli uomini. Nata a Roma (o, secondo altre fonti, a Treviri) attorno al 327, divenne cristiana da giovane e il 25 dicembre 353 ricevette il velo verginale da papa Liberio a San Pietro. Una ventina d'anni dopo, nel 374, si trasferì con Satiro a Milano per stare accanto ad Ambrogio, eletto pastore di quella comunità. Qui la donna coltivò la vita comunitaria assieme ad alcune compagne giunte da Roma, fino alla morte, avvenuta pochi mesi dopo quella di Ambrogio nel 397. Venne sepolta nella basilica ambrosiana.
Altri santi. Sant'Ennodio di Pavia, vescovo (VI sec.); santa Edvige, regina (1374-1399). Letture. Is 38,1-6.21-22.7-8; Is 38,10-12.16; Mt 12,1-8. Ambrosiano. Gs 5,2-12; Sal 46 (47); Lc 9,23-27.
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