martedì 10 novembre 2009
«La Chiesa vuole imporre i lavavetri ad Alemanno»! Titolo di "Libero" domenica a tutta p. 18. La Chiesa «impone»? Ti torna in mente "L'Unità" che 5 o 6 anni fa attribuiva tra virgolette a Giovanni Paolo II questa frase: «I cattolici in politica per imporre la fede!» Un falso. Siamo ora al bipolarismo perfetto? E "Libero" sopra il titolo squilla ancora: «Lo scontro sull'ordinanza»! Chiesa tirannica quindi, e scontro con Alemanno. Gli «Alemanni» di una volta - vedi note di Manzoni - erano di modi bruschi, ma questa volta non si tratta di loro, e neppure di «scontro» e «imposizione». È la mania dei titoli che servono da specchietto per le allodole/lettori. Infatti poi nel testo di Caterina Maniaci leggi che non c'è stata «nessuna contrapposizione, né 'richiamo' da Oltretevere, ma una doverosa preoccupazione per la tutela di chi è più debole e povero, e per rendere più umana la società». E allora? Allora in realtà il cardinale Vallini, vicario di Roma, ha osservato che multare chi dalla triste realtà è già costretto ad «inventarsi» lavavetri è rimedio peggiore del male, e che occorre cercare vie alternative che mantengano, sì, un certo ordine visibile, ma non offendano quello forse invisibile che sino a prova contraria per la Chiesa è primario, espresso per esempio nell'«Ero immigrato, e voi mi avete ospitato»! Del resto proprio domenica Benedetto XVI, di cui Vallini è appunto «vicario» per Roma, ha ricordato un santo prete, don Arcangelo Tadini, che a Brescia ha dato tutta la sua vita per i poveri e per le operaie delle filande, trattate allora come i «lavavetri» di oggi. È Vangelo.
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