venerdì 17 gennaio 2014
Fra le tante notizie bizzarre, una su tutte, questa settimana, ha scatenato l'attenzione dei giornali americani e quindi di quelli di tutto il mondo: il neo sindaco di New York, l'italo-americano Bill De Blasio, ha mangiato la pizza con la forchetta. Orrore.Il fatto curioso è che questa polemica che s'è ingigantita come la classica bolla di sapone, ha riaperto la diatriba sull'origine della pizza, giacché il 65% degli americani è convinto d'averla inventata in casa propria. La verità è che i cibi si contaminano quando viaggiano per il mondo e prima o poi mettono radici. Che gli americani tuttavia si scaldino per la pizza da mangiare con le mani non può che farci piacere. Si dice che la Regina Margherita mangiasse il pollo con le dita... ma non la pizza a lei dedicata con tanto di cromatura tricolore. Anche se la pizza, le cui origini addirittura starebbero in quel piatto costituito da materiali farinacei che fu rinvenuto in un forno a Pompei, si è diffusa principalmente come cibo da strada. Ed è la cosiddetta pizza a libretto, che era meno povera di ingredienti di quella attuale. E forse è questo il riferimento degli americani... ma nella patria della pizza c'è stata un'evoluzione allorché sono nate le pizzerie, con tanto di posto a sedere, tovaglie e forchetta e coltello e qualche altra sfiziosità dolce a terminare la sosta. Il che ha coinciso anche con la crescita delle dimensioni della pizza... e anche del prezzo. Incredibile è il fenomeno dei pizzaioli di Tramonti, paese dell'entroterra della Costiera Salernitana, che si contano in 3 mila unità sparsi in tutto il mondo. E loro hanno codificato in maniera incisiva l'idea del locale, facendo la pizza nel forno a legna e utilizzando il fiordilatte, che un tramontino in servizio militare a Novara utilizzò per la prima volta, ottenendo un buon successo. Insomma, potremmo scrivere un trattato sulla pizza italiana, un mito sul quale vien da chiedersi: che ne sarà all'Expo 2015? Lo daremo per scontato, come i tanti beni artistici e paesaggistici che riempiono l'Italia? Oppure sarà celebrata, giusto per rilanciare un primato, con o senza mani? A Napoli l'ardua risposta... ma anche ad altre città italiane: urge un progetto prima di scoprire in un padiglione straniero che la pizza è diventata una loro tipicità (sigh!).
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