mercoledì 9 maggio 2012
Malizie sparse. Un pluri-lettore, Vedran Guerrini, scrive ai giornali bacchettando i Radicali che hanno protestato per i costi della prossima visita del Papa in Toscana: non hanno mai contestato «tante altre spese pubbliche per altri eventi a loro più ideologicamente vicini», e «se veramente sono preoccupati per la situazione economica del Paese comincino a dare l'esempio loro», rinunciando al finanziamento pubblico e «al contributo per Radio Radicale». La lettera è domenica sul "Fatto" (p. 15) e ieri sulla "Stampa" (p. 40), ma con due titoli molto diversi. "Il Fatto": "Radicali: troppe spese per il Papa ad Arezzo"; "La Stampa": "La visita del Papa in terra toscana". Che dire? Il secondo titolo è evasivo ma oggettivo e comunque invita a leggere il testo, mentre il primo pare dire al lettore già tutto, ma è tendenzioso e afferma l'opposto del contenuto della lettera. Si sa: in fatto di religione le malizie sono diffuse. Ieri per esempio ecco, in prima del "Corsera" il lancio del pezzo di Aldo Cazzullo: «Se cade anche la Betlemme del Carroccio», Con bis a p. 5: «Dalla Betlemme leghista alla Sicilia ribelle. Mappa delle batoste…». Nel paese di Umberto Bossi è crollata la Lega? Va bene, ma l'evocazione di Betlemme non pare proprio una trovata degna dell'intelligenza di chi scrive. Vale un po' anche, sempre ieri, sempre "Corsera" (p. 49), ove Francesco Margiotta Broglio pare prospettare così un ritorno dei cattolici in politica: "Prove di unità cattolica (senza i parroci)". Non si capisce se quella parentesi sia segno di soddisfazione, o visti i precedenti di timore mai celato dall'Autore fin dai tempi della Prima Repubblica: malizia comunque postuma…
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