martedì 5 novembre 2019
Malintesi. Ieri per esempio sul “Fatto” (p. 19) il titolo è un po' strillato: «Rigoldi, il Don che non ama Gesù, ma solo i diseredati». La firma è stimata, Nando Dalla Chiesa, ma la comprensione del tutto fuori luogo. Parla di don Gino Rigoldi, che nel giorno in cui riceve la laurea ad honorem insieme con i suoi confratelli don Ciotti e don Colmegna ha detto provocatoriamente, e «lasciando tutti con il fiato sospeso», «Io Gesù non lo amo»! Per Dalla Chiesa qui la conferma che don Gino non è “un conformista”. Che dire? In realtà lui, Gino, ha detto in modo per molti nuovo ciò che è l'essenza del messaggio cristiano, nel quale Gesù è Dio stesso, Figlio del Padre e “fatto carne” nella Sua persona, ma non può essere amato se non trovando la Sua identificazione con quelli che Dalla Chiesa chiama “diseredati”. Sorpresa? È parola di Gesù stesso per chi presumeva di amarlo perché lo “conosceva”, ma non lo identificava negli ultimi con i quali Egli stesso in una dichiarazione assoluta ha voluto identificarsi: «Quello che avete fatto a uno di questi piccoli lo avete fatto a me!» (Mt. 25). È il nucleo da duemila anni potenzialmente “sovversivo” della fede cristiana, quel “nucleo” cui come da sei anni continua a richiamare papa Francesco “tutto si riduce”! Un malinteso: qui da pensare innocente e non malevolo. C'è ben altro però in pagina varia. Per esempio su “Panorama” (16/10, p. 3) l'editoriale con evidente disprezzo della realtà attuale della Chiesa cattolica titola «Se questa è una chiesa», iniziando con una sorniona presa in giro: «La messa è sospesa, andate in pace»! Il testo è pieno di lontani ricordi del tutto fuori campo, riferiti ad un oggi opposto a ieri: «Se qualche fedele vuole ascoltare (sic!) la santa messa chiami il seguente cellulare... E un altro è perfino arrivato a proporsi per funzioni a domicilio pronto a recitare il Padre nostro... a casa dei fedeli disposti ad aprire la propria casa per la funzione» (sic)! Evidenti ricordi lontani che la dicono lunga sull'incompetenza professionale di un pur esperto giornalista a capire e quindi a parlare di cose relative all'oggi, allo ieri e al sempre di una Chiesa che da duemila anni ha resistito a tutti gli equivoci e a tutti i malintesi. Tutto qui.
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