sabato 17 novembre 2018
Ieri il collega Ciccio Auletta su “Left” (p. 31) strilla il suo allarme con questo titolo: «Crocifissi ovunque, Pisa ripiomba nel Medioevo»! Annuncio da apocalisse perché a Pisa «nella Sala del Consiglio comunale» con decisione democratica hanno riportato un Crocifisso. La cosa in Italia succede con alterne vicende da un secolo e mezzo, e questo allarme – in questo modo – pare infantile e anche comico: i pisani saranno già in armi? Comunque è libertà, democratica anch'essa, ma lo strillo forse denota la fissazione consueta su quelle colonne che nella religione, quale che sia, vede solo buio e arretratezza... Fantasmi! A ciascuno i suoi. Succede però anche il fatto che sempre ieri l'ampio documento della Cei sulla realtà del Paese – qui tutta p. 6 – viene quasi ovunque ridotto alla notizia diversamente giudicata dell'approvazione di due cambiamenti nella traduzione italiana del Padre nostro e del Gloria per la liturgia. Ovviamente qui sempre ieri c'era anche questo, ma con tutto il resto. Singolare “Italia Oggi” (p. 10: «Un'invocazione con retromarcia», ove Domenico Cacopardo riesce a trovare l'abbandono del «vecchio determinismo» (?) sancito dal «Concilio di Trento» (?) e individua «uno strano orrendo ostracismo» nei confronti degli uomini «di buona volontà» ma non cristiani e cattolici, bensì «laici, atei, musulmani, buddisti e shintoisti», e con battuta finale sprezzante: «Un bel passo avanti per la Chiesa di Francesco»! Che dire? Semplicemente che nel testo greco, originale, il termine “eudokìa” (volontà benefica che ama) è attribuito a Dio stesso, creatore di tutti, anche di «laici, atei, musulmani» ecc., e dice che la salvezza è per volontà di Dio aperta a tutti gli uomini e a tutte le donne. Al “come” penseranno la grazia del Creatore e, ora sì, la libera “buona volontà” delle creature, tutte umane...
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