mercoledì 24 marzo 2010
«Chiesa da crociata: un voto contro l'aborto e per la vita»! Titolo ieri in prima, "L'Unità". Forse per non essere «da crociata» la Chiesa dovrebbe essere «per l'aborto e contro la vita»? Non fila" Giri pagina e l'editoriale inizia così: «Il Papa e Papi, che duetto»! Cecità volontaria: nessuno sforzo di capire, e sul piano inclinato che va azzerando " vittoria o sconfitta che sia " una storia fatta anche di speranze per tanti. Malinconia! Per sorridere, dalla politica alla cultura. Lunedì "Repubblica" (p. 33) l'Odifreddi su un libro «elogio della scienza», con amenità annesse. Il pezzo inizia raccontando una vicenda di «polli arrosto», ma è solo il pretesto per irridere via via un certo «Wolfgang Goethe» " già: chi era, costui? " che si è permesso di parlare di scienza, e poi affermare che sì, il bello è bello, ma conta niente, anche se ci sono alcune «cariatidi» viventi che esaltano il latino, perché la «conoscenza fattuale», l'unica solida ed efficace, respinge sempre «mitologia e religione». Segue domanda allegrotta, ma che si crede seria: «Come si può combinare con la scienza la credenza negli spiriti immateriali, e la fede nei miracoli?». Già: come? Beh, qualcuno ci ha provato, e con qualche successo. Il premio Nobel 1912 per la medicina Alexis Carrel, ateo, a Lourdes per una sfida della sua incredulità, toccò fisicamente con mano " alla lettera " un evento scientificamente impossibile, e si convertì, dunque «combinando la scienza e la fede nei miracoli». A domande allegre, allora, risposte meno allegre. Visto anche sopra in politica: ciechi. Provaci almeno, Piergiorgio!
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