Maisano, il piacere dell'inchiesta
venerdì 26 febbraio 2021
Ieri parlavamo del disagio dei "ragazzi interrotti", quelli costretti alla Dad, la Didattica a distanza. Lo spunto veniva da una serie di SkyTg24. Mentre oggi è un programma di Tv8 a richiamare l'attenzione su un altro pericolo per il mondo giovanile, addirittura anche per quello infantile: la dipendenza dai social network. È stata l'ultima puntata stagionale di Piacere Maisano, mercoledì in tarda serata, ad affrontare il tema mettendo in allerta i genitori che credono al sicuro il figlio chiuso in camera. Non è così e non si capisce perché al pargolo che esce per strada si dice di stare attento alle macchine, ma non ci si preoccupa se sta ore a casa a spippolare sul telefonino o chattare al computer non si sa con chi e per cosa. Tra l'altro proprio l'emergenza sanitaria ha spostato ancor più la vita dei ragazzi dietro a uno schermo e non solo per la Dad. Una dipendenza già in essere, ma alla quale la pandemia ha dato impulso. Da qui il richiamo agli adulti a un controllo non segreto, a interessarsi, a chiedere, a cercare di capire e di conseguenza aiutare a un uso dei social il più corretto possibile. Ma il giovane film-maker, che si è guadagnato come pochi altri il cognome nel titolo di un programma, è andato oltre per scoprire quello che si muove dietro a questo mondo (gli interessi milionari, l'impatto sull'informazione...) fino ad apprendere che grazie ai social far eleggere un presidente degli Stati Uniti non è poi tanto diverso da far comprare un dentifricio, ma anche che il nostro mondo personale, contrariamente a quanto si possa pensare, sta diventando sempre più piccolo, perché i social, che sanno tutto di noi, riducono la nostra cerchia a chi la pensa allo stesso modo e soprattuto a chi ha gli stessi gusti. Marco Maisano, con una serie di interviste, ha condotto l'inchiesta con uno stile all'apparenza disarmante. In realtà è il suo modo di semplificare le cose, di renderle comprensibili. Dà l'idea di essere uno di noi, al posto nostro. Anche noi avremmo dei dubbi sui termini usati dall'influencer di turno.
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