Il valore profetico di un gesto che apre alla vera speranza
venerdì 8 maggio 2020
Il Rosario è un perenne atto di affidamento, un gesto che unisce il cuore dell’orante con il cuore di Maria, “casa” di Dio e porta che conduce alla speranza. Un’esperienza che in questo momento sta riunendo la Chiesa in una supplica collettiva. Un cammino semplice e popolare che guida al centro del mistero dell’uomo, con tutte le sue attese e le sue paure. Quando l’avvocato Bartolo Longo (1841–1926) progettò la “città–santurio” di Pompei dedicata proprio alla Beata Vergine del Rosario pensava all’umanità intera sempre alla ricerca della luce della speranza. Arrivato in Campania come amministratore dei beni di una contessa, Longo, dopo un periodo di crisi, grazie a un domenicano ritrovò fiducia grazie al Rosario. Guidato dalla spiritualità mariana progettò la nuova Pompei dove, nel 1875, arrivò il quadro della Vergine oggi al centro della devozione. Altri santi. San Desiderato di Bourges, vescovo (VI sec.); beata Ulrica Nisch, religiosa (1882–1913). Letture. At 13,26–33; Sal 2; Gv 14,1–6. Ambrosiano. At 11, 1–18; Sal 66 (67); Gv 7,25–31.
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