sabato 5 agosto 2017
Leggi e sorridi: ieri su “Libero” (p. 15) l'invocazione è imperativa: «Sindaco Raggi, sospenda la circolazione delle botticelle»! Maria Vittoria Brambilla protesta: con questo «caldo record» i cavalli delle carrozzelle romane subiscono «ore e ore di indicibile tortura» e questo «ci guadagna la riprovazione delle anime sensibili di tutto il mondo»! A nome dunque di tutte le «anime sensibili» stop alle carrozzelle! Bello, ma a metà! Che faranno, i «vetturini» romani, protagonisti anche di tanti film storici? È disponibile, la signora Brambilla, a una colletta tra le anime più o meno sensibili, per le loro famiglie? Ce l'ha con la sindaca Raggi, Brambilla, e non è certo la sola, ma è la sola, nella partita a scacchi che tocca il Campidoglio, a suggerire “la mossa del cavallo”: messo a riposo e al fresco. E richiama eventi vicini e lontani, dallo zoo di Torino al Palio di Siena: accorata! Ottima intenzione: ma che direbbero da lassù Anna Magnani e Aldo Fabrizi? E magari da quaggiù Carlo Verdone? Roma senza “botticelle” sarebbe più umana? Non so, ma forse non sarebbe più Roma. A Roma si canta ancora: «Com'è delizioso andar, sulla carrozzella...!». E a proposito di carrozzelle e storie popolari ricordo qui con sorriso la raccomandazione di un anziano “vetturino” al giovane principiante nel servizio offerto dalle “botticelle”: «Cura il cavallo, perché se lui non sta bene stai male anche tu, trattalo bene, ma... Ma non soffermarti troppo a lungo a San Pietro! Altrimenti qualcuno te lo fa monsignore, e lui non ti obbedisce più!». In tema altro: quando Teresa d'Avila salì in carrozza per entrare in Convento le si scoprì una caviglia, e il conducente fece un'esclamazione di ammirazione. Lei lo guardò dritto, e disse risoluta: «Giovanotto, la guardi bene, perché è l'ultima volta che la può vedere!» Era un'anima sensibile, come lo sono sempre i Santi!
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