venerdì 14 novembre 2008
"L'aggressività del nuovo potere temporale"! "Ma lo Stato dov'è?"""Vaticano, alt ad Obama"! La sindrome: perdono il controllo anche gli insospettabili. Il primo strillo l'altro ieri sulla prima di "Repubblica" a firma Stefano Rodotà che, dismessi aplomb inossidabile e signorilità di serie, scaricava su Papa e Chiesa una carrettata di accuse da frantumare un blindato: «Chiesa senza tregua contro i diritti umani"». Il secondo a p. 2 de "L'Unità" firmato dalla gentile direttora: «la Chiesa attacca la Cassazione sul caso di Eluana e interferisce sulla politica di Obama»! Il terzo ancora lì (p. 10). E perché? Perché " orrore! " «nello stesso momento in cui i giudici sono in camera di consiglio» il card. Barragan si permette di ricordare il quinto comandamento. Ma sta lì " magari trascurato anche da tanti cristiani " da 3000 anni! Lui ricorda la dottrina della Chiesa, cioè che nessuno ha diritto di togliere la vita ad altri e con singolare specularità il signorile Rodotà accusa «l'aggressività del linguaggio», il Veronesi contraddetto " in Italia non si può! " e l'Obama contrastato " non si può in nessun Paese! " ma dice di scrivere «con gran pena» perché «conosce e pratica un mondo cattolico diverso». A ciascuno i suoi mondi" Ma Lozano Barragan non aveva nominato Eluana, e in realtà neppure Obama! Che vuol dire? Lorsignori la sanno lunga: è attacco ai diritti umani! Negazione dello Stato! Interferenza contro gli Stati Uniti! Vesti stracciate e sedie rovesciate" Ma la Corte non ha ascoltato Lozano Barragan! Si placheranno? No. Andranno loro a eseguire la sentenza? Non sia mai. È che sono fatti così: è la sindrome"
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