martedì 12 ottobre 2004
Rideva a crepapelle Totò raccontando di essere stato picchiato da uno che lo chiamava Antonio: "io mica mi chiamo Antonio. Mi chiamo Pasquale!" Qualche volta Pasquale capisce. Ieri sulla prima dell'"Unità": "Lettera sui cattolici". Titolo tranquillo, ma contenuto agitato. Pierluigi Castagnetti protesta per un articolo di sabato - "Il Papa. O la fede o la Costituzione" - in cui Nicola Tranfaglia picchiava duro sul Papa, sul card. Ruini e sul "cattolico" Buttiglione ponendo l'aut aut tra fede cattolica e Costituzione italiana. Così: il Papa richiama i cattolici alla fede? È automaticamente fuori della laicità costituzionale, e chi lo prende in considerazione è anch'egli fuori gioco, contro la Costituzione! Questo Papa - docet Tranfaglia - è colpevole: "interferenza" e "più profondo integralismo". E il card. Ruini? Non solo è fuori, ma anche "ingrato": nonostante i favori ricevuti dalla sinistra non se ne sta zitto e buono col cappello in mano, ma parla, obbedisce al Papa e dice a tutti di seguirlo, nientemeno, anche in tema di procreazione assistita!!! Giù botte, perché "il Papa ritorna alla carica", e Ruini a Bologna - a Bologna! La rossa! - osa parlare di "cattolici e politica". L'ultima bastonata è per il cattolico Buttiglione. Insomma, Papa, Ruini, Buttiglione e tutti i cattolici inchiodati: "in contrasto con la legge fondamentale degli italiani"! Fin qui le "botte" di Tranfaglia. Non nuove e già date: "Embrioni a Porta Pia"(26/9), "Bologna, la crociata del vescovo"(18/9). Ma qui la scemenza è enorme e Pierluigi Castagnetti protesta ricordando semplicemente che questa Costituzione è stata scritta anche e soprattutto da cattolici"Finalmente: anche Pasquale ha capito? Vedremo.
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