venerdì 17 febbraio 2012
Libertari per se stessi, ma sulla libertà altrui non registrano, non leggono e ovvio, non pubblicano… Domenica in prima sul "Fatto" Marco Travaglio contro Malpelo con un paio di cose false. Breve replica inviata, ma non pubblicata. Sono fatti così. Viene in mente Trilussa sul "Compagno scompagno": «fo er socialista quanno stò a diggiuno / Ma quanno magno so' conservatore!» Libertari, ovviamente, anche su certi "lanci" al "volto" di Cristo, ma se si tratta di indecenze contro Chiesa e cattolici, ciechi, sordi e muti: al massimo si lavano le mani. Celentano – se non canta per lui bel titolo di "Repubblica" proprio l'altro ieri (p. 58): "Fenomenologia della schiappa" – ordina che «Avvenire» e «Famiglia Cristiana vanno chiusi». E loro? Da Napoli Aniello Tesauro invia anche a me un messaggio: «Cari amici, stamattina ho seguito un poco di rassegna stampa di Corradino Mineo su Rainews. Sulle accuse di Celentano ad Avvenire e Famiglia Cristiana se ne è uscito in modo pilatesco (senza offesa a Ponzio Pilato) affermando che è una bega tra cattolici per cui non avrebbe messo becco più di tanto. Se riuscite a mettervi in contatto (confesso la mia incapacità di superare la corrispondenza e-mail…) chiedete a questo campione di giornalismo se la proposta di chiudere fosse stata rivolta ad altre testate, al Corradino il caffé mattutino non gli sarebbe andato di traverso?». E già: campioni di giornalismo… Fanno carriera all'ombra dei partiti, anche di quelli morti, digerendo tutto salvo un'unica realtà: la Chiesa. È libertà, ovviamente, ma segnala malattia incurabile, nevrosi implacata e ritardo culturale ridicolo. Tolleranza ignorata, libertà camuffata: destino di retroguardia…
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI