Pastore “straniero”, fu guida e riformatore
martedì 19 aprile 2022
L'autorità nella Chiesa è servizio, è l'impegno ad essere testimoni, prima ancora che guide e maestri. Così san Leone IX chiese all'intera comunità dei credenti, soprattutto al clero, di essere il volto di un Dio giusto, lontano dalle logiche del potere mondano. Al secolo Brunone di Dagsburg, Leone IX nacque in Alsazia nel 1002, discendente di grandi vassalli, a diciotto anni divenne canonico di Saint Etienne e a 22 anni diacono. Nel 1027 divenne vescovo di Toul, curando soprattutto la vita religiosa della diocesi. Nel 1048 l'imperatore Enrico III lo indicò come successore di Damaso II, ma Brunone accettò solo a condizione che la sua elezione fosse approvata dal clero e dal popolo romano. Arrivò a Roma da pellegrino a piedi nudi e salì al soglio pontificio il 12 febbraio 1049. Da Papa affermò l'indipendenza dal potere imperiale, lottando contro la simonia, viaggiando in tutta Europa e convocando diversi sinodi locali nel segno della riforma. Scomunicò Michele Cerulario per lo scisma della Chiesa greca. Morì a Roma il 19 aprile 1054.
Altri santi. Santa Marta di Persia, vergine e martire (IV sec); san Geroldo, eremita.
Letture. Romano. At 2,36-41; Sal 32; Gv 20,11-18.
Ambrosiano. At 3,25-4,10; Sal 117 (118); 1Cor 1,4-9; Mt 28,8-15.
Bizantino. At 14,20b-15,4; Gv 9,39-10,9.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI