venerdì 10 maggio 2013
«Deve stare attento» pensa Simone «sta facendo venire il nervoso ai Sacerdoti». La voce si è sparsa nelle Sinagoghe, c'è diffidenza. Però quando parla, ha autorità. E la gente lo ascolta, viene da lui, «la gente se ne frega dei Sacerdoti» pensa ancora Simone e guarda la strada che sta prendendo una luce d'argento. Gli torna in mente quando Gesù è entrato per la prima volta nella sua casa, a Cafarnao. Camminavano eccitati, era successo qualcosa di strano nella Sinagoga. Un indemoniato lo aveva quasi assalito. Attimi di panico. Simone era intervenuto a fare scudo. Nel luogo santo erano risuonate bestemmia e vituperio. Poi Gesù aveva placato l'uomo.Quando lo strano maestro ha abbassato la testa per entrare in casa, la moglie di Simone lo ha guardato in silenzio. Una donna che non parla molto è una benedizione del Signore. Ma ha sguardi che trafiggono come una maledizione. Aveva capito: il marito avrebbe seguito quel maestro. Piegava la testa come un animale. Non avrebbe mai immaginato che lasciasse le sue barche. Le sue mani sul legno del bordo dello scafo erano tra le prime cose di lui che gli erano piaciute. Mani forti. No, non immaginava che i suoi soci nella pesca, come Giacomo e altri, si sarebbero uniti. La donna aveva guardato il Nazareno con gli occhi nerissimi e indagatori.
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