martedì 7 luglio 2009
Per Malpelo " giudizio del tutto personale, ma con due esperienze in materia positive solo per un'insistenza d'ora in poi illegittima e quindi impossibile " questa legge sull'immigrazione va buttata. Applicatela e certo centinaia di migliaia di anziani resteranno senza assistenza. Tra l'altro fa a pugni col Catechismo e con la tradizione cristiana universale per cui ogni uomo è fratello: i fratelli bisognosi non si cacciano! Se lo dice anche un vescovo e "L'ira del ministro Maroni" ("La Stampa", 4/7, p. 4) accusa «la solita liturgia dal Vaticano» la cosa avviene confondendo non solo "liturgia" e "litanìa", ma anche ogni uomo di Chiesa e il Vaticano. E se dal Vaticano si precisa la cosa, invitando a non fare di ogni voce ecclesiastica un'enciclica, è ridicolo che "Il Giornale" (4/7, p. 4) strilli che «Il Vaticano smaschera il vescovo antigoverno», ed è brutto leggere come strizzatina d'occhio ("Foglio": "Santa Sicurezza", p. 11) che «Il ministro Maroni può trovare nella Chiesa una sponda niente male». Niente bene! Catechismo e amore del prossimo non sono un biliardo! A proposito di sponde, però, su quella opposta colpisce la denuncia di quelli che «ascoltano la Chiesa solo quando parla di vita e di morte» se ti capita di leggerla su "L'Unità" (p. 18) che da anni «ascolta la Chiesa» solo quando parla di solidarietà e immigrazione, e colpisce anche leggere il rimprovero che "La Chiesa tace troppo" sul "Manifesto"(p. 5), dove da sempre su tutto il resto si vorrebbe il silenzio della Chiesa. Per la Cei «non basta pensare solo all'ordine pubblico» ("Stampa", p. 4): i cimiteri chiusi sono ordinatissimi!
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