sabato 23 agosto 2003
Leggerezze estive. "Dieci donne per ogni uomo". Titolo acchiappafarfalle in prima del "Messaggero" (21/8), con esordio: "Fino a diecimila anni fa ogni uomo aveva dieci donne". A parte quel verbo "avere", molto pesante, leggi e prendi nota dell'affermazione. Ma per vizio congenito continui, e trovi: "Non tutti, però, solo i capi dei diversi clan". "Ogni uomo" non tutti però" (?) E all'interno trovi il bis: "Fino ad almeno 10mila anni fa gli uomini erano tutti poligami" Erano però pochi i maschi fortunati: solo uno su dieci". E in questo pasticcio di logica, grammatica e buon senso arriva anche l'antropologo, che dottamente disserta. "Lo sventurato rispose". È la leggerezza. Che arriva anche, stesso giorno, p. 33, "Terza Pagina" del "Corsera": ampio saggio, firma Emanuel Le Roy Ladurie, dedicato a Giovanna d'Arco. Titolo: "La Pulzella che anticipò de Gaulle". Storia francese, e passi. Ma dentro, un po' allegro, il parallelo tra Giovanna d'Arco e Cavour, detto suo "equivalente maschile e laico" italiano. Lui maschio e laico, lei donna e santa: che equivalenza c'è? È la leggerezza, fino in "Terza". Giri pagina e a p. 35 trovi Enzo Biagi che ricorda Nilde Iotti, che racconta Togliatti. Già letto altrove, ma è il meno. Quando l'ex presidente della Camera racconta che, testuale, "usciti dall'Urss Palmiro mi disse: finalmente liberi!", non era il caso di chiedersi, e chiederle, perché mai Palmiro quel giudizio, oltre che a Nilde Iotti, non lo comunicò anche agli italiani? Forse anche allora faceva caldo, e c'era la Guerra fredda. Pare una freddura. Ma non fa ridere"
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