Monaco e vescovo, riportò i Visigoti all'ortodossia
mercoledì 13 marzo 2019
Chi ricopre ruoli di rilievo deve sentire la responsabilità di essere da esempio per il popolo intero, perché la testimonianza di vita non è solo il mezzo per trasmettere il Vangelo, è anche lo strumento per costruire un mondo nuovo. Sant'Isidoro di Siviglia, con tenacia e coraggio, da vescovo riuscì a convertire un intero popolo, i Visigoti. Era nato a Cartagena in Spagna nel 540 ed ebbe come fratelli Florentina, Fulgenzio e Isidoro, tutti e tre poi religiosi e santi. Scelse la vita da monaco e nel 577 era vescovo di Siviglia. Con il suo apostolato portò molti visigoti, ariani, alla retta fede, incluso il figlio del re, Ermenegildo, che però poi venne ucciso. Dopo un periodo di esilio, Leandro potè tornare a Siviglia nel 586 e poté assistere alla conversione del nuovo sovrano, seguito da tutti i Visigoti. Morì tra il 599 e il 600.
Altri santi. San Sabino, martire (III sec.); sant'Eldrado di Novalesa, abate (IX sec.).
Letture. Gio 3,1-10; Sal 50; Lc 11,29-32.
Ambrosiano. Gen 3,22-4,2; Sal 118,9-16; Pr 3,11-18; Mt 5,17-19.
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